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By i7ohp su rivista I QRP Italia dell'aprile 2005

Le riviste che si interessano di radiantismo, in verità poche, trattano argomenti spesso privi di consistenza, oppure incomprensibili ai non addetti ai lavori. Quindi, leggiamo classifiche di Diplomi (una infinità e spesso anche banali), classifiche di contest, graduatorie di OM che hanno realizzato nr. tot di paesi collegati, ed altre cosette. Certo, fanno parte del radiantismo. Ma qualche volta farebbe piacere conoscere e sapere che ci sono radioamatori che meritano particolare stima per le

loro capacità e per l'attaccamento alla radio, e questo da tantissimo tempo.
  Se mi permetto di citarne due (una Gentile Signora e un Gentiluomo), è perchè ho avuto più volte l'occasione di collegarli in 40 in radiotelegrafia.
La Signora Ada Ricchetti, i1mq e molto nota tra che pratica la radiotelegrafia da molti anni. L'Ada, nel 1942,dico bene:1942, superava un corso per radiotelegrafiste mobilitate, presso l'Istituto Ruffini di
Imperia, classificandosi prima alla velocità di 80 cpm (recentemente, prima dell'abolizione della prova a 25 cpm erano tanti a piangere...).
   Questo a gennaio , mentre il 19 luglio dello stesso anno (giorno del suo 18° compleanno) superava un secondo esame a Genova ed il 12 settembre un terzo esame (perfezionamento) presso un Reparto della 1^ Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale ora 1^ Regione Aerea). Quindi poteva prestare servizio come Radiotelegrafista in un Reparto di detta Arma.
Ma era già nel campo radiantistico, tanto da far parte del Ruolo d'Onore dell'ARI dal 1942 col n. 36. Comunque, pare che le siano stati sottratti alcuni anni di anzianità... Ma questo conta relativamente.
  L'ho collegata recentemente dopo una una lunga pausa...
  Quando ci si collega con radioamatori che hanno solo due lettere dopo il numeretto (MQ), beh, si prova sempre una certa emozione. Poi, quando si tratta di una rappresentante del gentil sesso, per giunta bravissima, tutto è entusiasmante e e piacevole. Si parla del più e del meno, praticamente si chiacchiera a 360 gradi... Devo precisare che l'Ada usa trasmettere col tasto verticale che usa con una destrezza e precisione eccezionale. E in questo ha anche qualche riconoscimeno internazionale.
L'ho anche ascoltata al telefono, cosa che mi ha procurato una emozione ancor più forte anche se mi ha messo in condizioni di sentirmi a mio agio. Insomma, Bravissima. Non è difficile poterla collegare in 40 metri. Conoscevo il suo consorte, Tullio, ottimo radioamatore, che ci ha lasciati anni fa. Ma non ho avuto il piacere di conoscere il padre di Ada, per gli amici John. Insomma una famiglia di radioamatori.   Ada è nell'INORC, Club di grande prestigio in campo internazionale.
Insomma, non sono capace di esprimere in realtà la mia stima nei Suoi riguardi perchè mi senti intimidito dalla Sua personalità. Auguro a tutti di collegarla, sarà una vera soddisfazione e privilegio, Non ricordavo la Sua età, poi me l'ha ricordata Lei....
  Sono stato e sono orgoglio di avere tra i miei più cari amici, l'Ada, e sono contento di poter dare la possibilità a tanti om giovani, di sapere che una Signora è sempre pronta a realizzare collegamenti eccezionali.
  Sarà sempre felice di collegare colleghi italiani. Ricordate i1mq, ADA.
  Dopo L'Ada, dirò di un Old Man..... E' l'amico Salvatore. Oggi, 94enne (luglio 2007)l'ho collegato la prima volta nel 1982. Non conoscevo la sua età. Poi, durante un collegamento, mi dice: ho 91 anni..... Bravo, pensai tra me e me, beato lui...... Con una lettera, mi portava a conoscenza della sua carriera di radiotelegrafista..... Nato il 1913, nel 1937, col grado di Serg.Magg. Artigliere, veniva inviato in Africa per le operazioni di Polizia Militare. Lì, dopo aver frequentato un corso di radiotelegrafia, veniva inviato presso la 22^ Compagnia Marconisti con le mansioni di Caporadiotelegrafista. Dopo 4 anni di permanenza in Africa, a seguito dello scoppio della seconda guerra mondiale, il 27 novempre del 1941, dopo sette mesi di assedio in Gondar, ultimo presidio italiano ad essere sopraffatto, fu fatto prigioniero dalle truppe inglesi e trasferito nel campo di concentramento di Zonderwater, (Africa del Sud). Rientrato in Italia a dicembre del 1946, veniva reimpiegato in quanto Sottufficiale in Servizio Permanente. Il 1969, per limiti di età, collocato in congedo. Nel suo scritto non dà segni di risentimento per i sacrifici e privazioni a cui era stato sottoposto  in quesgli anni di guerra e prigionia, Certamente, ha avuto una bella tempra.
  Successivamente si è dedicato al radiantismo dove ha potuto esprimere le sue capacità professionali con molto STILE. Uso il termine STILE per riferirmi al corretto e piacevole comportamento nel condurre un collegamento, E mi sento di affermare che non è cosa da tutti.
  La sua lettera terminava così:  E' naturale che sia in Africa, specialmente nei campi di concentramento, la vita era ricca di privazioni e sofferenze, ma, come vedi, ora sono quì, a 91 anni a
raccontare, anche se in brevi linee, queste cose. Non è meraviglioso? (CERTO CHE E' MERAVIGLIOSO aggiungo io).
  L'ho collegato sere fa, e la velocità non superava i 15o cpm. Dopo me, ha collegato degli stranieri con i qualil ha aumentato la velocità.
Correva in modo splendido  e mi son detto: senti un po' come corre quel dannato....

  Per chi leggerà, dico che quanto ho scritto è stato un doveroso atto per
far conoscere che ci sono radioamatori/trici che meritano di essere
conosciuti per la loro passione, bravura, capacità e modestia.
  73, Oscar i7ohp.

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